Arezzo – Giorgio Vasari – Mostre per celebrazioni dei cinquecento anni della nascita

b&b Francesco Redi, ricorda che il 2011 è stato proclamato, per Arezzo, Anno dedicato a Giorgio Vasari, grande scopritore di talenti, artista lui stesso e protagonista indiscusso del cinquecento italiano.  Fu architetto e pittore alla corte di Cosimo I De’ medici e da “Giovane venuto dalla provincia” riuscì a conquistare un ruolo chiave nel panorama culturale del tempo. Ad Arezzo c’è la sua casa ed il suo prezioso archivio e proprio in questa città le sue tracce sono talmente evidenti da consentire due eccezionali Mostre.

L’INGRESSO PER OGNI MOSTRA  6,00  EURO;

BIGLIETTO CUMULATIVO 10,00 EURO  e da diritto alla visita gratuita al Museo Medievale e alla Casa Vasari (è prevista anche una riduzione per visitare la “Leggenda della Vera Croce” di Piero della Francesca).

Mosre in corso:

-        Mostra della Galleria Comunale d’Arte contemporanea (dal 3 settembre fino al 11 Dicembre)  intitolata “Giorgio Vasari disegnatore e Pittore. Istudio, diligenza ed amorevole fatica” –  curata da Alessandro Cecchi in collaborazione con Alessandra Baroni e Liletta Fornasari  mira a ripercorrere le vicende salienti e l’evoluzione stilistica dell’aretino . Circa 40 sono i lavori di Vasari e 10 quelli dei contemporanei. Alcune opere provengono dagli uffizi ed altre dal Louvre. Opere devozionali di collezioni private mai esposte in Italia. Si potranno ammirare schizzi, disegni preparatori e lettere interessanti come quella di Michelangelo a Cosimo I con parere favorevole circa il progetto di Vasari per i lavori a Palazzo Vecchio di Firenze.

-        Mostra allestita nel Sottochiesa della Basilica San Francesco (dal 3 Settembre 2011 al 9 gennaio 2012) Realizzata dalla Soprintendenza di Arezzo a cura di Paola Refice  dedicata al Vasari Biografo intitolata “Svegliando l’animo di molti a belle imprese. Il Primato dei toscani nelle “vite” del Vasari”.  La mostra porterà ad Arezzo 60 capolavori e gli artisti citati nelle “Vite” dal Cimabue a Michelangelo. Basterà collegarsi ad una cuffia collegata ad un apparecchio (usato in francia e mai visto in Italia) avvicinarsi all’opera in mostra e guardare materializzarsi il grande architetto che con “parole sue” racconterà il maestro che l’ha realizzata.

Paola Refice, curatrice della mostra della Soprintendenza, parla di un visivo emozionante che, come in una realtà virtuale sfoglierà le pagine delle “Vite” percorrendo un percorso evolutivo che partirà da Cimabue fino a Michelangelo, passando attraverso veri e propri tesori tra cui la “Testa femminile” di Stefano Fiorentino legata alla diatriba aperta dal vasari su Giotto. L’opera viene da Budapest, affresco staccato dalla Basilica inferiore di Assisi. Non sappiamo ancora se sia di Fiorentino o Giotto ma Vasari la attribuisce al Fiorentino che è migliore nell’uso del colore… Ammireremo il “Cristo Portacroce” di Michelangelo proveniente da Bassano Romano, opera che i committenti rifiutarono perchè  durante la lavorazione il volto venne sfregiato da una venatura nera affiorata dal marmo. E poi un Donatello inedito, una “Madonna con bambino del Cimabue” che riapre la questione dei rapporti tra Giotto e Cimabue. Secondo Vasari Giotto superò Cimabue mentre per Bellosi, recentemente scomparso, l’opera è il risultato di una collaborazione tra i due artisti.

Il biglietto della Mostra alla Galleria d’Arte Contemporanea di Arezzo consentirà l’ingresso gratuito a Casa Vasari. Si pensa anche ad un biglietto cumulativo che comprenderà anche la Mostra nel Sottochiesa della Basilica di San Francesco.

Anche l’Arcivescovo di Arezzo ha potuto offrire una terza mostra al piano terra del Palazzo vescovile dal titolo “Giorgio Vasari – Santo è bello” dove si può ammirare, fino al 30 DicembreIl Cristo nell’Orto, normalmente custodito nella clausura del Monastero di Camaldoli.

Inoltre, fino al 15 dicembre presso il Palazzo Comunale di Arezzo, prosegue l’esposizione della Pala con l’ Assunzione della Vergine di S. Agostino attualmente in restauro dallo scorso novembre 2010 , in un cantiere aperto al pubblico con la guida dei restauratori.

Un viaggio culturale che parte dal Museo e quindi da casa Vasari e che tocca una serie di luoghi bellissimi: La Chiesa della Santissima Annunziata, il Museo d’Arte Medievale e Moderna, la Chiesa delle Sante Flora e Lucilla ed il museo Diocesano. Realtà che consentono di ammirare opere che mettono in luce l’artista ma anche la professionalità dell’architetto che venne sperimentata proprio in questa città con la realizzazione del sostegno dell’organo del Duomo.

Strumento prezioso per seguire gli itinerari vasariani sarà una guida edita da Skira e curata da Liletta Fornasari voluta dai promotori della celebrazione: il Comune, la Provincia, la camera di Commercio, la Regione e la Soprintendenza.

Il percorso cittadino comprende, oltre alle Mostre già citate, il Museo casa vasari, la chiesa della Santissima Annunziata, la chiesa delle Sante Flora e Lucilla ed il museo Diocesano: luoghi dove sono conservate tracce di momenti importanti della vita dell’artista, la sua residenza, l’archivio delle sue carte, le sue collezioni. Inoltre il Vasari architetto lo si può osservare immergendosi nel tessuto urbano di Arezzo.

Il percorso Vasariano comprende anche Cortona e camaldoli.

E’ assolutamente importante ricordare che il prossimo 30 Luglio 2011 cade il cinquecentenario dalla  nascita di un uomo che grazie al suo  operato artistico ed intellettuale può essere considerato il padre della moderna storia dell’arte che si fonda, come è noto, nelle due edizioni delle sue “Vite” di artisti del 1550 e del 1568.

La necessità di una Mostra si spiega non solo per la ricorrenza della sua nascita ma anche perché nonostante il progredire delle ricerche resta ancora molto da studiare ed indagare, perché Vasari fu infaticabile artista ed impresario, capace di cimentarsi in imprese che oggi sarebbero impensabili e che non mancano ancora di stupire.

Il progetto celebrativo intende svilupparsi nella città di Arezzo non solo nella sede espositiva della Galleria Comunale di Arte Contemporanea, ma anche nei luoghi più rappresentativi che conservano testimonianze vasariane, tra cui le chiese della città, il Museo di casa Vasari ed il museo Statale di Arte Medievale e Moderna. Accanto ai percorsi cittadini, inoltre si affiancheranno itinerari tematici nel territorio aretino alla ricerca ed alla riscoperta dei luoghi vasariani e che, al contempo, intenderanno valorizzarne l’immenso patrimonio di cultura e tradizioni artistiche, architettoniche ed enogastronomiche della nostra Provincia.

Dei suoi 63 anni di una vita fervida e operosa all’inverosimile, conclusasi nel 1574, insieme a quella del suo mecenate Cosimo I De’ medici, restano un fitto carteggio che dà conto delle relazioni con amici e committenti, Le Ricordanze, prezioso registro di bottega con tutte le commissioni ricevute e i compensi relativi, e i Ragionamenti, testo di fondamentale importanza per leggere ed interpretare le Allegorie da lui dipinte a partire dal 1555 sulle pareti ed i palchi di palazzo vecchio, secondo un programma celebrativo del fondatore dello stato toscano, tutti conservati all’archivio vasariano presso il Museo Statale di Casa Vasari di Arezzo. Vi sono poi infinite sue pitture su tavola e ad affresco, dispiegate in musei ma, ancor più, in chiese e monasteri, accompagnate da una quantità enorme di disegni preparatori, schizzi e studi.

Il programma scientifico delineato vuol quindi dar conto della vita e delle opere del maestro alla luce degli studi recenti, dispiegando il percorso espositivo secondo le propensioni di un artista eclettico e poliedrico “A suo agio con la penna come col pennello  o la sesta dell’architetto” intellettuale di corte, ma sopratutto grande storiografo.

Il percorso scientifico si articolerà nelle sale della Galleria Comunale di Arte contemporanea di Arezzo, dove dipinti, documenti, disegni e progetti saranno affiancati per illustrare l’attività del Maestro aretino durante il periodo fiorentino e le fasi trascorse in giro per l’Italia, a servizio delle grandi corti o nei lavori per i complessi ecclesiastici o nelle importanti committenze nazionali.

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