Arezzo – Michelangelo Pistoletto – Icastica 2014

b&b arezzo Francesco Redi informa che nell’ambito della Mostra  contemporanea Icastica 2014, che si svolge ad Arezzo, fino al 31 di Ottobre prossimo, espone ad Arezzo, Michelangelo Pistoletto, un interessante artista. L’esposizione è presso la Sala S.Ignazio / via G.Carducci, 7 - Orari di Apertura: Giovedì-Domenica e festivi 10.00-13.00/ 16.00-20.00.
Tel 0575.377508 - Accessibilità per portatori di handicap: accessibile –  Ingresso gratuito -

L’opera si chiama “Il terzo paradiso” e occupa interamente la suggestiva sala di Sant’Ignazio. Si tratta di una realizzazione composta da tanti supporti in metallo, che sostengono tanti vecchi coperchi di pentole,  colorati, in metallo, che compongono tre grandi cerchi, quello centrale molto grande e, più piccoli, gli altri due. Il disegno che ne viene fuori ricorda il simbolo dell’infinito. L’opera si trova in un contesto assolutamente irripetibile, la splendida sala di Sant’Ignazio, che consiste in una delle imprese religiose più importanti dell’Arezzo del 1600. Era una Chiesa,  ultimata nel 1686 e realizzata su disegno di Ciriaco Pichi, dai padri gesuiti. Oggi è sconsacrata e trasformata in sala comunale.  La decorazione a stucco dell’interno è un raro esempio di barocco aretino e crea un interessante effetto contrasto  con il “poverismo” e l’arte del riciclo proposta da Michelangelo Pistoletto.

Michelangelo Pistoletto è nato a Biella, nel 1933, è pittore e scultore, animatore e protagonista della corrente dell’Arte Povera.  La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto ed approda, nei primi anni 60, alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono, direttamente nell’opera, la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del XX secolo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica.

Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista.

“Dagli anni sessanta è l’artista dell’identità considerata, interrogata, rivelata; da mezzo secolo un simbolo dell’arte italiana nel mondo. Pistoletto attraverso lo specchio inventa un nuovo modo di inventare. Usa l’attitudine personale come una risorsa collettiva, la fragilità del soggetto come indice di spessore umano, fino a ritenere l’immagine riflessa (di chiunque osservi l’opera) un autoritratto dell’autore. Il poverismo viene superato con l’eleganza di una poetica dell’atteggiamento, nell’inclusione istantanea che diventa incursione di appartenenze modali – dinamiche modali e situazioniste, per un panorama estetico reso in esperienza (inclusione della vita tramite la figura umana) o narrazione (il segno proprio e riconoscibile del terzo Paradiso)” – (Fabio Migliorati – direttore artistico Icastica).

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