Arezzo – Giuliano Campioni – Incontri filosofici Aritmie 9,10,11 Maggio 2014 -

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Il ciclo di incontri primaverili, organizzati dal Comune di Arezzo, con collaborazioni varie, che sono raggruppati nella bella iniziativa “Incontri filosofici” di “Aritmie”, ha già portato ad Arezzo un filosofo di fama internazionale, Zygmunt Bauman, ed una docente universitaria molto importante in Italia, Francesca Rigotti.  Il terzo significativo incontro, dei quattro previsti, si svolgerà dal 9 all’ 11 Maggio 2014. Gl’ incontri Filosofici “All’ombra di Minerva” proseguono con la presenza in città di Giuliano  Campioni,  9, 10 e 11 Maggio 2014 – L’incontro aperto a tutti è quello di Venerdì 9 maggio, ore 17.00 - Università di Siena – Dipartimento di Arezzo, campus del Pionta, viale Cittadini 33, tema “Nietzsche, Wagner tra filosofia e musica” Incontro con Giuliano Campioni. Lezione aperta al pubblico - Partecipa: Simone Zacchini

Come sempre, nel caso dei filosofi invitati, ci saranno incontri aperti alla cittadinanza ed incontri riservati agli iscritti del seminario (di seguito verrà specificato). Giuliano Campioni, direttore del Centro interuniversitario «Ricerche su Nietzsche e la cultura europea», è curatore e responsabile dell’edizione italiana Colli-Montinari delle Opere e dell’Epistolario di Nietzsche e della nuova edizione dei “Frammenti postumi 1869-1889” in 21 volumi (Adelphi editore), quella edizione che, da metà degli anni Sessanta, grazie a due italiani, Giorgio Colli e Mazzino Montinari, ha stabilito i testi, i frammenti e gli appunti del grande filosofo tedesco e costituisce il riferimento critico di partenza per ogni studioso e ricercatore. Un’occasione imperdibile per orientarsi nel labirinto del pensiero di Nietzsche con un esperto di livello internazionale.


Ecco il programma: venerdì alle 17, all’Università di Siena, Dipartimento di Arezzo, al campus del Pionta di viale Cittadini, lezione aperta al pubblico su “Nietzsche, Wagner tra filosofia e musica”. Partecipa Simone Zacchini, docente di Storia della Filosofia del Dipartimento di scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena.

Sabato 10 maggio è interamente riservato agli iscritti. Si comincia al mattino alla Biblioteca Città di Arezzo, poi alle 15 alla basilica di San Francesco e al ciclo pierfrancescano, alle 16,15 tè con il filosofo presso il Caffè dei Costanti e alle 17 seminario presso la Fondazione Guido d’Arezzo.

Alle 10 di domenica 11 Maggio, all’Accademia Petrarca incontro aperto alla cittadinanza “Il nichilismo oggi”. Dunque, da Nietzsche a Wagner riflettendo sul tempo presente e sul valore che la filosofia e la musica hanno (o non hanno più) per l’uomo.

 

Sostiene Campioni che Nietzshe è, per molti, ed anche per la chiesa cattolica,  il filosofo del relativismo e del crollo dei valori dell’occidente. L’odio di sé viene collegato alla decadenza e al nichilismo. Infatti, in un articolo di Avvenire del 2004, Ratzinger ha affermato “C’è un odio di sé dell’occidente che si può considerare solo come qualcosa di patologico. L´occidente tenta, sì, in maniera lodevole, di aprirsi, pieno di comprensione, a valori esterni, ma non ama più sé stesso; della sua propria storia vede oramai soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò che è grande e puro. Se vuole davvero sopravvivere, l´Europa ha bisogno di una nuova – certamente critica e umile – accettazione di se stessa”. L’universalismo etico di Kant viene sostituito dal laicismo aggressivo e dalla filosofia, nichilistica, di Nietzsche. Di fronte al terrorismo, alla possibile mancanza di risorse, all’idea che futuro non è una promessa ma minaccia, alla negatività radicale, all’Europa che decade inesorabilmente, che si rifugia nel narcisismo esasperato, alla crisi economica senza termine e senza rimedio, che provoca nei giovani una mancanza di senso, l’odio di sé appare la causa di tutto questo. Ma l’odio di sé rappresenta per Nietzsche espressione  di debolezza e paura, in contrapposizione con l’amore di sé, anche questa espressione sbagliata, per il filosofo tedesco, perché, in entrambi i casi, mette l’io al centro di tutto.

G. Campioni è nato a Pescia nel 1945, allievo della Scuola Normale di Pisa, si laurea nel 1970. Attualmente insegna  Storia della filosofia proprio nella Università in cui si è laureato, a Pisa, dopo aver insegnato, come professore ordinario, la stessa disciplina, all’Università di Lecce. E’ direttore del «Centro “Colli-Montinari” di Ricerche su Nietzsche e la cultura europea» centro interuniversitario con finalità di promozione,  della ricerca filologica, storica, bibliografica e teoretica, in particolare, su Nietzsche e, in generale, sulla cultura europea della seconda metà dell’800. E’ stato coordinatore nazionale di progetti interuniversitari di ricerca su Schopenhauer e Nietzsche. Ha fondato, con Sandro Barbera e Franco Volpi, la collana “Nietzscheana” (ETS, Pisa), che attualmente dirige con M.C. Fornari. Dall’anno 1992 fa parte della giuria del premio letterario Pozzale “Luigi Russo”. È curatore e responsabile del completamento e revisione dell’edizione italiana Colli-Montinari delle Opere e dell’Epistolario di Nietzsche e della nuova edizione dei “Frammenti postumi 1869-1889” (Adelphi editore) e collabora alla definizione degli apparati delle lezioni di Basilea (KGW, Abt. II, de Gruyter). Ha compiuto con continuità studi sulla filosofia e sulla cultura tedesche e francesi dell’800 e del 900, con particolare riferimento a Nietzsche, mirando a illuminare genesi e significato storico delle categorie centrali del filosofo tedesco, anche attraverso il complesso rapporto con la cultura dell’epoca. Negli ultimi anni, al centro del suo interesse e della sua ricerca la genesi dell’identità filosofica di Nietzsche nel suo rapporto con “il mestiere” di filologo e il rapporto di Nietzsche con la cultura francese, su cui ha pubblicato monografie e numerosi saggi in Italia e all’estero.

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