Arezzo – Fulvio Ervas a “Il giardino delle idee” con “Se ti abbraccio non aver paura” – Sabato 12 gennaio 2013 – ore 17.00

Sabato 12 Gennaio 2013, ore 17,00 presso la Sala delle Muse del Museo di Via San Lorentino nr. 8 –  nuovo appuntamento de “Il giardino delle Idee” con un bravo autore, Fulvio Ervas. Fulvio Ervas nasce nel 1955 in Riva al Piave e si forma negli studi scientifici laureandosi in agraria. Ha scritto molti libri divertenti ma per “Se ti abbraccio non aver paura” è stato letteralmente travolto dall’entusiasmo di un padre, Franco, che glia ha chiesto di scrivere un libro su un giovane uomo, suo figlio, affetto da una malattia misteriosa, l’Autismo.

E’ un libro leggero che tratta un tema difficilissimo, bella sorpresa per i lettori di Ervas abituati a  gialli, ambientati nel territorio veneto, che servono all’autore per condurre un indagine sociologica ed ambientale su una terra a lui conosciuta.

In “Se ti abbraccio non aver paura” si racconta, invece, di un viaggio compiuto da Franco e Andrea negli stati uniti  d’America, un viaggio che si snoda nel tratto di strada che va da Miami a Los Angeles. Il padre si chiama Franco Antonello ed il figlio Andrea. Andrea è autistico. Il titolo  è stato voluto dall’autore. Andrea si perdeva facilmente quando era piccolo ed aveva questa mania di toccare tutti, di toccare le pance della gente e spesso i genitori gli mettevano magliette con delle frasi del tipo “se ti abbraccio non aver paura”. Andrea ora ha 18 anni e la sua malattia gli è stata diagnosticata all’età di 2 anni e mezzo. Sembrava un bambino normalissimo fino a quell’età, parlava, comunicava e dialogava. Ma in quindici giorni ci fu una specie di trasformazione. Cominciò a diventare silenzioso e a buttare tutto fuori, urlava di notte, non rispondeva più se lo si chiamava. La diagnosi fu un colpo, “i pugni che si prese quella macchina quando tornai da Siena le sappiamo solo io e Dio” dice il padre.  Ma poi l’amore ti restituisce la positività e ti regala l’energia per condurre Andrea in una strada più luminosa di quella dell’autismo.

Il padre pensa che c’entrino qualcosa dei vaccini. E’ difficile capire da dove arrivi questa strana malattia, si è pensato di tutto. Ci sono tanti metodi da seguire ma sono tutte inefficaci. Si può girare l’Italia, l’Europa e l’America ma non si può cambiare la realtà.
Si tratta di una malattia misteriosa ed attraverso il racconto dei comportamenti di un giovane e bellissimo ragazzo affetto da autismo si racconta la storia di una condizione dalla quale non si può uscire.

Fulvio Ervas, autore di gialli, è insegnante di chimica e biologia in un liceo di Mestre.

Nella scuola dove lavora aveva già incontrato ragazzi artistici e ricorda che “l’autismo è qualcosa che colpisce davvero, forse è per questo che sono riuscito a scriverne in prima persona entrando nei panni del padre. Ma la difficoltà maggiore è stata più che altro la narrativa. Emotivamente non ho avuto problemi, anche perché per carattere sono uno che sa ascoltare: l’impegno grande è stato trovare le parole per far parlare un padre che non vuole assolutamente piangersi addosso”.

Il libro scorre veloce ed il lettore lo divora, colpito da come uno scrittore sia immedesimato nella voce narrante.

Fulvio Ervas è padre di una figlia di 24 anni che adora e durante la scrittura del libro era preoccupato per lei in crisi d’amore e molto dimagrita.

“Ascoltare la storia di Franco” ricorda “mi è servito per ridimensionare molto le paure che provavo”.

E’ un libro che costringe a porsi delle domande.

 

fulvio_erasandreafrancoantonello_jpg_415368877

Per pernottamenti – Francesco Redi dormire Arezzo -