Arezzo – Dacia Maraini – Sabato 15 Dicembre 2012 -

Bed and Breakfast Francesco Redi informa che Il Giardino delle idee di Roberto Fiorini porterà, sabato 15 Dicembre 2012, ad Arezzo una scrittrice d’eccezione: Dacia Maraini con il suo libro “L’amore rubato”. L’incontro avverrà alle ore 17,00 presso la Sala delle Muse del Museo  d’Arte Medievale e Moderna di Via San Lorentino nr. 8.

Dacia Maraini è nata nel 1936 a Fiesole da padre Fiorentino e da una principessa siciliana. Ha trascorso la sua infanzia in Giappone dove ha sofferto la fame, per poi tornare in Italia a Bagheria, presso la bellissima casa dei nonni materni. Compagna di Alberto Moravia dal 1962 al 1978 scrive alcuni libri da cui sono stati tratti film importanti: “Teresa la ladra” con Monica Vitti e “Storia di Piera” per la regia di Marco Ferreri, interpretato da Marcello Mastroianni. Ma l’opera più importante è “La lunga vita di Marianna Ucria”, che la consacra scrittrice di talento. Con questo libro vince il primo premio Campiello. Proprio in quest’opera urgente la Maraini  racconta, molto abilmente, una Sicilia amata, accogliente terra dell’infanzia, ma descrive con spietata semplicità la realtà della condizione femminile propria di quella terra. Nella Sicilia del 1700, Marianna Ucria violentata da bambina dal conte zio, al quale era stata promessa,   diventa muta per la paura. Quel conte zio diventò poi suo marito che, fortunatamente, morì presto e Marianna conobbe l’amore grazie alle attenzioni di un servo. La condizione femminile ispira anche i racconti di quest’ultimo libro “L’amore rubato”. Il silenzio della “mutola”, come si dice in Sicilia, il silenzio di Marianna Ucria è lo stesso che applicano alcune protagoniste delle otto storie de “L’amore rubato”. “Marina” non denuncia il marito che picchia, “Francesca” subisce il giudizio dell’opinione pubblica per essere stata violentata a 13 anni, troppo trasgressiva.  Le protagoniste delle otto storie sono tutte donne forti ma vittime di violenze fisiche o psicologiche, in balia di mariti, fidanzati o amici violenti. La Maraini apre uno spiraglio in questo silenzio attraverso un libro di denuncia che rivela anche la fragilità di un’educazione che spinge i maschi a credere di “possedere ” la donna che amano.