Arezzo – Alessandro Bergonzoni – 18 Febbraio 2012 -

Bed and Breakfast Francesco redi informa che il 18 febbraio prossimo è previsto ad Arezzo un doppio appuntamento con Alessandro Bergonzoni. Alle 18.15 all’Auditorium Aldo Ducci, incontro organizzato dall’Università degli Studi di Siena, e alle 21,15 dello stesso giorno presso il teatro Mecenate “Urge” spettacolo scritto ed interpretato da Alessandro Bergonzoni – prezzo del biglietto: 15 Euro -

In uno spazio scenico essenziale l’artista riempie l’aria ed affascina il pubblico con sue le  provocazioni intelligenti cariche di stimoli e sollecitazioni anche linguistiche. Il grande pubblico ha scoperto  Bergonzoni grazie a Maurizio Costanzo, ormai molti anni fa, e da allora il comico ha mostrato, nei suoi spettacoli una crescente attitudine al ragionamento:  ”urge coltivare l’anima, urge grandezza, una vastità maggiore, concetti come vita, morte, dolore, gioia, pena, colpa, danno, sono dei velivoli che necessitano di piste di atterraggio molto lunghe mentre noi abbiamo delle piste di atterraggio troppo brevi per questo non riusciamo ad entrare dentro… non la cronaca, il morbo di cronaca è una malattia grave, non riusciamo ad entrare dentro le cose ed allora urge vastità, urge altro, urge oltre“. Spettacolo comico, surreale e metafisico,  rappresenta un grido, una richiesta di aiuto per evitare la volgarità, l’uomo piccolo il “nonsai”. Gioca con le parole, Bergonzoni, per evocare mondi e spalancare significati diversi “la vastità è un filo intermentale…”. L’artista bolognese, funambolo del pensiero combatte contro la vacuità,   “non siamo scrittori ma scritturati”, “Il teatro è fatto di sogni e noi dobbiamo sognare di più”,  ”Su alcune trasmissioni bisognerebbe scrivere nuoce gravemente alla salute”, “bisognerebbe rifarsi il senno” “non ti stupire se davanti alla morte non sai come fare, non ti hanno tagliato i fondi ma anche i neuroni” “I sogni decidono cosa fare di noi”, “ho fatto voto di vastità… la vastità è un sapere, è come scavare un fosse….per vedere se andando a scavare sotto ci sono sepolte  delle possibilità”. ” Viva l’Italia abbasso chi taglia, il grande problema è la rivalutazione del pensiero. Chi non pensa è molto condizionabile…. non dico che in questa nazione non c’è democrazia ma l’indirizzo è quello di sedare, di calmare e non di colmare i nostri bisogni“. In una intervista Bergonzoni dice che tutta la fatica che facciamo per ascoltare i discorsi di un calciatore e per vedere una fiction fatta male o per vedere trasmissione dove “avvoltoi si avventano sopra corpi di ragazze che sono già state assassinate, la fatica che noi facciamo, l’impegno per non rimettere è una fatica estrema, la volgarità, le pornografie interiori,. Ia gente  è disperata, è stanca, ed il teatro non è il luogo dell’intrattenimento ma il luogo dove si ragiona….lo scrittore, il suo “blocco” è il luogo dove si può scrivere sempre e poi il “blocco dello scrittore” può anche essere inteso in altro modo…. .

Il teatro ha il ruolo educativo fondamentale “ognuno di noi è un artista”.

Oltre a fare l’attore comico si occupa anche di persone in coma alla “casa dei risvegli” dove ha imparato che “esistono altri tipi di vita, altri tipi di buio ed altri silenzi”.

Buona presa di coscienza…